La formazione dei Dirigenti Scolastici
La formazione dei Dirigenti Scolastici
I Dirigenti Scolastici, come tutto il personale scolastico, sono tenuti a una formazione continua negli ambiti di riferimento della loro azione che si sviluppa a partire dalla gestione, organizzazione e direzione dell’Istituzione Scolastica nel suo complesso (cfr. art. 25, D.Lgs. 165/2001) al fine di aggiornare costantemente le conoscenze relative agli sviluppi normativi e ai quadri di riferimento delle aree di competenza, anche con uno sguardo di più ampio respiro sul mondo scolastico nell’Unione Europea.
La formazione dirigenziale si articola in due principali aree:
- Formazione iniziale e attività di accompagnamento per dirigenti neo-immessi
- Formazione continua per tutti i dirigenti
Formazione iniziale e attività di accompagnamento per dirigenti neo-immessi
Il Decreto Ministeriale, n. 956 del 16/10/2019, “Disposizioni concernenti il periodo di formazione e di prova della dirigenza scolastica e il documento “D.M.956/2019 – Linee operative per la formazione dei dirigenti scolastici neoassunti a. s. 2019-2020. Assegnazione delle risorse finanziarie e progettazione delle iniziative formative” emanato con nota DGPER, prot n. 48961 del 27-11-2019 prevedono due linee di intervento per i dirigenti neo-immessi in ruolo.
Le attività di accompagnamento comprendono iniziative di orientamento e sostegno per i nuovi dirigenti, anche attraverso momenti di confronto di peer-review, tutoring, supporto e consulenza. Le attività sono organizzate dagli USR di riferimento e si articolano in percorsi di 25 ore. I Dirigenti Scolastici con funzione di tutor vengono designati dal Direttore Generale dell’USR di riferimento e vengono scelti in base alla qualificata e comprovata esperienza di tutoraggio, counseling e supervisione professionale.
Le attività di formazione propriamente dette sono organizzate presso ciascun USR in 50 ore annue e riguardano le seguenti aree tematiche:
- Area dell’ordinamento scolastico
- Area giuridico amministrativa
- Area professionale e formativa
I percorsi vengono organizzati in gruppi articolati, di norma, in riferimento al grado di istruzione da loro diretto.
L’approccio metodologico privilegiato è operativo e laboratoriale ponendo particolare attenzione alla risoluzione di problemi e allo studio di casi. L’interazione tra dirigenti mira alla costruzione di relazioni, di rete e di collaborazione tra colleghi che potrà rivelarsi utile in situazioni future, anche attraverso strumenti ICT quali forum e classi virtuali che potranno diventare ambienti per uno scambio di buone pratiche.
Formazione continua per tutti i dirigenti
Il CCNL 2019-21, Area dirigenziale del comparto Istruzione e Ricerca, sottoscritto il 19 agosto 2024, mette in risalto l’importanza della formazione anche per i Dirigenti Scolastici.
Le attività qui presentate sono principalmente di due tipologie.
Nell’art. 16 viene proposta, oltre al tutor, la figura del mentore che deve essere un Dirigente Scolastico, con almeno dieci anni di anzianità nel ruolo. Il mentore può affiancare, a titolo gratuito, i dirigenti neo-immessi per i primi due anni del loro incarico. Tale figura si basa su un rapporto di tipo informale, fiduciario e paritario con l’obiettivo di scambi di esperienze e competenze, contribuendo a trasferire nel neoassunto la cultura e la missione dell’Amministrazione, i codici e comportamenti informali esistenti, nonché la consapevolezza dei ruoli da assolvere.
Nell’art. 20, invece, si legge che la formazione deve essere considerata come attività di costante aggiornamento tecnico e finalizzata allo sviluppo delle competenze organizzative e manageriali necessarie allo svolgimento efficace del ruolo.
Al Dirigente può essere concesso un periodo di aspettativa non superiore a tre mesi nell’arco di un anno (congedo non retribuito e senza oneri finanziari per l’Amministrazione) per la formazione presso enti accreditati.